TRACCIA DI RIFLESSIONE REGIONALE
Rapporto Catechesi - Educazione
Evangelizzare educando ed educare evangelizzando (DGC 147): questo binomio esprime la dimensione educativa della catechesi. Già nel Concilio Vaticano II, la Gravissimum Educationis (GE 4) aggiungeva: «nell'assolvere il suo compito educativo la Chiesa utilizza tutti i mezzi idonei, ma si preoccupa soprattutto di quelli che sono i mezzi suoi propri. Primo tra questi è l'istruzione catechetica, che dà luce e forza alla fede, nutre la vita secondo lo spirito di Cristo, porta a partecipare in maniera consapevole e attiva al mistero liturgico, ed è stimolo all'azione apostolica».
Domanda n° 1
Quali considerazioni si possono esprimere in riferimento a questo rapporto tra catechesi ed educazione? Quali apporti possono portare lAnnuncio, il Catecumenato e la Catechesi nellambito delle emergenze educative?
La Catechesi come educazione della fede
Finalità della catechesi è mettere in comunione intima con Gesù (DGC 80) e obiettivo primario, è nutrire e guidare la mentalità di fede che consiste nell«educare al pensiero di Cristo, a vedere la storia come Lui, a giudicare la vita come Lui, a scegliere e ad amare come Lui, a sperare come insegna Lui, a vivere in Lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo» (RdC 38). Tra le strade percorribili per giungere a questo traguardo, si pone anche lintroduzione in modo organico e sistematico alle verità di fede.
Domanda n° 2
Alla luce della tua esperienza di direttore diocesano ritieni acquisita questa consapevolezza? Come viene inteso il rapporto tra mentalità di fede e conoscenza dei contenuti della fede? Persiste nella prassi diocesana luso di itinerari catechistici solamente centrati sulla trasmissione dei contenuti dottrinali? Come far emergere la questione antropologica e gli ambiti di vita della persona (modello di Verona)?
Questione educativa e rinnovamento dellIniziazione Cristiana delle nuove generazioni
Nellultimo decennio i nostri Vescovi, attraverso molti documenti nazionali e regionali e diocesani, hanno sottolineato la necessità di riformulare gli Itinerari per lIniziazione Cristiana. Molte parrocchie e diocesi italiane, in questi anni hanno dato vita a vari modelli di cammini iniziatici, con proposte diverse, comprendenti sia un percorso ordinario, sia litinerario catecumenale, sia la catechesi familiare o gli itinerari proposti da movimenti e associazioni.
Domanda n° 3
Come questo rinnovamento dellIC in atto nelle nostre diocesi (come
dove
quanto
) pone in atto il rapporto tra Iniziazione Cristiana, Primo Annuncio ed educazione? Quali modelli di rinnovamento sono maggiormente presenti nella vostra regione?
Il catechista educatore e la sua formazione
Leducazione passa attraverso catechisti generatori di alleanze educative, tra la famiglia, la comunità nella sua molteplice ministerialità (Vescovo, sacerdoti, laici, associazioni
), il banbino/ragazzo, e tutte le altre componenti sociali che entrano nella sua vita, tra cui la scuola, lo sport, ecc
Domanda n° 4
Esistono progetti di formazione di base per i catechisti e di formazione dei formatori? A confronto con i documenti sulla formazione dei catechisti (1982-1991-2006), quali aspetti dellidentità ricca e complessa del catechista vengono presi in considerazione nei progetti formativi dei catechisti in atto nella tua realtà diocesana? Quali, invece, meriterebbero maggiore attenzione e sviluppo?